6.7.13

Il corpo, il sesso, la Madre Terra

Nel risveglio e nella maturazione del potere femminile, nelle donne come nella società intera, un imprescindibile posto di rilievo deve essere riservato a una rinnovata sacralizzazione del corpo. Noi esseri umani siamo parte della natura e figli della Madre Terra esattamente come le piante, le stelle e il pianeta intero; come essi, a prescindere da tutto ciò che facciamo, siamo integrati armoniosamente con le leggi degli elementi e con i cicli delle stagioni. Non può essere altrimenti.
Quando ci allarmiamo di fronte agli eccessi della tecnologia e dell'urbanizzazione, o ci rammarichiamo nel nostro appartamento confinato in un alto palazzo lontano dal verde, in realtà esprimiamo soltanto il richiamo verso un'esperienza interna. Abbiamo paura di perdere la consapevolezza del legame più fondamentale di tutta la vita, della casa più vera, reale ed eterna che abbiamo, dell'unico ponte credibile tra materia e spirito: il corpo.

Nel corpo e tramite il corpo, così com'è per tutti gli esseri viventi, la vita nasce e si rigenera, uccide se stessa per ricrearsi, cambia forma e guarisce perennemente, comunica con la coscienza e le dà forma, ispirazione e direzione, in un perpetuo e stupefacente miracolo di fluidi, cellule ed energie a cui purtroppo molti di noi sembrano essere troppo abituati, fino a non rendersi più conto giorno dopo giorno dell'immensità di cui ci informa!

Esattamente come la natura ci mostra in ogni momento, la vita si perpetua, nella sua magia e perfezione, grazie a un preciso processo, che negli esseri umani può innescarsi solo attraverso il sesso. Pensate a quanto sacro può essere questo atto, se è l'UNICO che può plasmare la materia in modo tale da far esistere un'anima che altrimenti abiterebbe solo nell'etere!
Pensate all'estasi dell'amore, la stessa che come nel sesso possiamo vivere nell'arte, nella danza, nell'espressione della creatività, di fronte a un'alba, abbracciati a un albero o a un amico oppure al cospetto di un nuovo nato; ricordate la potenza di quello specifico piacere, che ci trascende come individui, portandoci al di là di noi stessi e dell'ordinario, permettendoci anche solo per pochi istanti, l'accesso allo stra-ordinario - non vi sembra che se qualcosa di divino esiste, questa esperienza certamente ne fa parte?

Ilaria Cusano

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